All'estero l’opinione di noi
italiani non è proprio delle migliori, ci ritengono fannulloni, corrotti,
mafiosi, disorganizzati, pronti a dar
fregature e dediti principalmente a pizza, pasta e mandolino.
Anche se poi, incalzati a dovere, gli amici di
oltre confine riescono ad elencare alcune nostre buone qualità: siamo definiti
di buon cuore, focosi, appassionati, siamo il paese dello stile e delle belle
donne e di bellezza si parla nel
definire le nostre città ed i nostri monumenti.
Ma come
scrittori, come ce la caviamo ?
Stando a
quanto pubblicato sul Sole 24 Ore, se
non gli italiani, almeno i loro libri, sono sempre più apprezzati all'estero,
quasi un libro su 10 ha mercato fuori dai nostri confini: nel 2015 il 9,5% dei
titoli italiani si è conquistato un posto tra le case editrici straniere.
Secondo i dati del nuovo rapporto dell’Aie (associazione italiana editori), le
case editrici italiane hanno venduto oltre confine i diritti di quasi 6 mila
titoli (+11,7% sul 2014) e ne hanno acquistati oltre 10 mila (+2%).
Letti da
sempre sono i romanzi di Umberto Eco, autore raffinato di best seller come Il nome della rosa, i romanzi della Fallaci e di Roberto
Saviano, anche se non contemporanei, vengono apprezzati soprattutto per la loro
denuncia e attualità.
Anche Giorgio
Faletti è molto amato, i suoi fans si estendono dal Sud America alla Russia
fino al Giappone; con lui Claudio Magris,
che con il suo L’Infinito viaggiare, è stato ampiamente apprezzato dalla critica
internazionale.
Oltre i
dati del Sole 24 Ore, un altro segnale incoraggiante per la nostra
letteratura, viene dalla notizia
del Time Magazine che ha inserito Elena Ferrante nella lista delle 100
personalità più influenti del mondo della letteratura contemporanea.
E voi cari lettori che libro o autore italiano contemporaneo consigliereste?
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