Solitamente evito come la peste i romanzi d’amore, non sono
il mio genere, ma quando questi sono ambientati in un constesto storico ben
descritto, decido di dar loro un’opportunità. Poi un romanzo ambientato nelle
fredda Russia si accompagna bene a queste giornate fredde e nebbiose della
bella Milano.
“Nina”, titolo originale “Russian Winter “,della scrittrice
emergente Dapne Kalotay, non ha deluso le mie aspettative.
Siamo nel 2003, Nina, ex ballerina ed ètolile del Bolscioi,
vive in America da ormai anni. I ricordi
della sua vita in Russia le appaiono prepotentemente come fantasmi di cui si
vorrebbe sbarazzare . Ecco perché decide di mettere
all'asta l'ultimo ricordo della sua gioventù: una parure di gioielli d'ambra,
che però è da tempo incompleta. Quando viene contattata da un uomo che sostiene
di possedere il pezzo mancante, Nina capisce di non poter più sfuggire ai
propri demoni. Ritorna con la memoria nella Mosca del 1935, la Mosca di Stalin, a
quei giorni lontani in cui, viveva un'esistenza dorata assieme al marito Viktor
e alla cara amica Vera. Amore, fama, ricchezza: Nina aveva tutto, ma, a causa
di una stupida gelosia, ha distrutto quell'idillio per sempre. E in un attimo
non le è rimasto più niente.
Russian winter vinceilWriter’s of Texas Fiction Prize, il
Florence Engel Randall Fiction Prize edil Transatlantic Review Award.Non
male. Molte prestigiose riviste specializzate hanno parlato delle due opere della
Kalotay. Anzi tre, perché nel 2013 è stato pubblicato Sight Reading,
ancora inedito in Italia. A conferma del suo talento, nel 2013 Daphne Kalotay
è stata eletta Vice-Presidente del Boston Chapter of the Women’s National Book
Association.
Volete saperne di piu’ del
romanzo e della sua autrice? Vi lasciamo questo link dove la Kalotay si
racconta e racconta il suo romanzo. (in lingua
inglese)
http://www.storycirclebookreviews.org/interviews/kalotay.shtml
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