#GirlBoss
racconta la storia di Sophia Amoruso, la fondatrice di Nasty
Gal, il
multimilionario impero della moda americana. Poco più che trentenne, non è
certo la classica figlia di papà: da ragazzina, Sophia Amoruso girava in
autostop, rubacchiava nei grandi magazzini e rovistava nei cassonetti della
spazzatura.
A 22 anni, per campare, sembrava ormai rassegnata a un qualsiasi
lavoro impiegatizio. Intanto, per racimolare qualcosa, un giorno decise di
vendere vestiti vintage su eBay. Otto anni dopo, Sophia crea la sua Nasty Gal,
un’impresa on-line da 100 milioni di dollari, con 350 dipendenti. Una storia
alla Steve Jobs, con una frizzante impronta femminile.
Il libro
racconta proprio i passi del suo successo: «Vuoi essere una GirlBoss? Per
cominciare, ti dico due cose. Primo: grandioso! Hai appena fatto il primo passo
verso una vita fantastica per il solo fatto di volerne una. Secondo: questo
sarà l’unico passo facile. Vedi, il punto è che essere una GirlBoss non è
facile per niente. Per arrivarci devi lavorare sodo, e una volta arrivata, devi
lavorare ancora più sodo per restarci. Ma in fondo, chi ha paura di lavorare
sodo? Io no di certo, e sono sicura nemmeno tu. O se mai ce l’avessi, sono
certa che questo libro ti cambierà le idee al punto che giunta alla fine
dell’ultimo capitolo starai davvero gridando: Datemi del lavoro! Voglio del
lavoro e lo voglio adesso!».
Tra le sue
pagine, abbiamo poi scovato qualche regola preziosa:
1.
Fare
il lavoro sporco. Quando Sophia Amoruso ha iniziato il suo lavoro, faceva tutto
lei: si svegliava alle 6, scattava le foto agli oggetti che voleva mettere in
vendita, impacchettava per le spedizioni, scriveva i testi sul sito,
mercanteggiava con i depositi dove aveva la merce. Insomma, era disposta a fare
qualsiasi cosa.
2.
Avere
sempre chiari i propri obiettivi. Per esempio Sophia Amoruso cerca di ripetersi
più volte al giorno qual è il suo obiettivo principale. Magari sceglie come
password la parola che meglio lo riassume in modo che ogni volta che accende il
computer, se la ripete e ce l'ha ben chiara davanti. Go on!
3.
Lascia
la tua qualifica appesa alla porta. In un mondo ideale,ognuno dovrebbe fare ciò
che il suo ruolo determinerebbe. Ma non viviamo - scrive lei - in un mondo
ideale. Per cui sarebbe bene arrangiarsi. «Non importa se la compilazione delle
fatture non è alla tua altezza. Se non lo fai tu, chi pensi che lo faccia?».
4.
L'importanza
dei piccoli passi. Sophia Amoruso quando è partita non aveva assolutamente in
mente di fare un business milionario. Ha iniziato con una cosa semplice,
piccola: vendere vestiti vintage su eBay. «Questo è servito anche per avere una
gratificazione immediata, necessaria per darmi la spinta». Una spinta che l'ha
portata in alto.
5.
Attenzione
alle finanze. Nel libro ci sono molti consigli pratici su come essere
finanziariamente consapevoli: mai arrivare ad avere troppi debiti e risparmiare
sempre il 10 per cento di tutto ciò che si guadagna.
6. La lezione più importante. Una
citazione che Sophia Amoruso ha a cuore è quella di George Bernard Shaw:
«"La vita non è trovare se stessi; la vita è creare se stessi". Si
spreca troppo tempo», racconta l'autrice, «guardando quello che fanno gli
altri, sempre troppo affascinati dalle vite altrui, invece di impegnarsi a
costruire la propria di vita. Spero che la mia storia aiuti a capire che
possiamo essere artefici del nostro destino».
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